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sabato 5 gennaio 2013

CONTE A MP: "Mi mancava il profumo dell'erba. Dovevamo mettere pressione a chi segue. Parlare di mercato e' un delitto, però dobbiamo essere più cinici". Ecco chi c'era sulla panchina a casa Conte...


Antonio Conte e' tornato a  parlare a Mediaset Premium: "Più che la panchina mi mancava il profumo dell'erba, le emozioni che solo le partite riuscivano a darti. Anche prima non mi ero mai seduto, stesso comportamento e atteggiamento. La vittoria per me conta sempre, per la squadra, la società. Venire a vincere a Palermo non era facile. Dovevamo comunque mettere pressione su chi segue e vincere, vittoria meritata, potevamo essere più determinati, cattivi,ma bisogna fare attenzione perché un calcio d'angolo, una punizione, una gara dominata rischi di pareggiarla".
Le partite perse: "Tutte le partite ho sofferto, non essere a contatto con i miei calciatori e' stata una sofferenza mi ha provocato dolore, fa parte del passato, ringrazio i giocatori, chi è' rimasto in testa alla classifica..quello fatto in Champions. Si è fatto qualcosa di straordinario. Vorrei vedere un'altra squadra vedere quello che abbiamo fatto noi.  Ho dei ragazzi dagli altissimi valori morali, supportati da una società che mi ha dimostrato grande attaccamento e appoggio su tutto".
Su Paratici: "Effettivamente un po' di serenità Paratici l'ha avuta, anche se soffre anche lui, abbiamo diviso la sofferenza insieme sfociata in gioia anche se la maggioranza abbiamo vinto, come oggi".
A domanda di Sacchi sul calcio totale: "Lei sa benissimo che la Champions toglie energie. Non è facile mantenere la stessa voglia, ho visto grande maturità, voglia di fare la partita, determinazione e che la mia squadra ha corso di più rispetto al Palermo e dominato la partita in modo netto, la maturazione dei calciatori che non dimenticano da dove arrivano, questo ci può far migliorare".
L'atteggiamento: "Giusto, c'erano dei moniti precedenti che ci avevano fatto drizzare le antenne, come con il Milan, abbiamo vinto, convinto e mostrato la maturità di una grande squadra, non so se lo siamo, ma oggi lo abbiamo dimostrato".
Per migliorare la squadra: "Continuare a lavorare con umiltà, ferocia. Parlare di mercato e' inopportuno, e' un delitto, non sarei io se lo facessi, cerco di sfruttare tutti , sono contento di loro e andrei avanti con loro".
Esperienza e squalifica: "La vita ci potrà ad affrontare le difficoltà, se penso alle difficoltà serie, come le malattia, questa e' relativa, bisogna trarre le indicazioni che anche in ma punizione ci possono essere. Rimane il fatto positivo che im questi mesi ho potuto approfondire, conoscere le persone avere le risposte in alcune positive in altre negative un'esperienza che avrei evitato.
Nella panchina si sono sedute mia moglie, mia figlia e il gatto, nuovo arrivato in famiglia, ma in casa non la voglio vedere più".
Calcio totale: "Durante queste 22 partite abbiamo parlato di (calcio totale), i ragazzi hanno capito quando sbagliavano e stavano sbagliare. Tutti giocano per un'idea di gioco, ci basiamo sul collettivo. Certi movimenti, intensità, voglia di riconquista, e' capitato in cui ci siamo ritrovati e quando abbiamo sbagliato ci siamo rivisti e raddrizzati.
Gli avversari: "Se stasera arrivo a Torino, sono amante del calcio, se c'è anche calcio femminile o ragazzi la guardo. Va bene qualsiasi risultato, ci sediamo in maniera molto serena".

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