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lunedì 2 dicembre 2013

News Juventus Calciomercato

I bianconeri sono sempre più interessati a Biabiany del Parma in vista di gennaio.


Ottimo momento in casa Juventus, con i bianconeri che con la vittoria all'ultimo minuto contro l'Udinese di ieri hanno allungato sulla Roma in classifica.

 Marotta può pensare così in queste settimane alle trattative di calciomercato di gennaio, puntando a soddisfare le richieste di Antonio Conte per rinforzare la rosa dei campioni d'Italia in carica in vista della seconda parte del campionato.

In cima alle richieste dell'allenatore c'è sicuramente un esterno ed in questo senso pare che Biabiany abbia definitivamente convinto lo staff bianconero a fare un tentativo sin da questo inverno. Il Parma sembra restio a lasciar partire il calciatore a stagione in corso, ma il possibile inserimento nella trattativa di un giocatore a scelta tra Padoin e Peluso potrebbe favorire la buona riuscita dell'affare.

Se non dovesse andare in porto la trattativa per il francese, una delle possibili alternative rimane Bonaventura, per il quale la Juventus chiese informazioni già durante la scorsa estate. Prima della partita contro l'Udinese Marotta ha fatto il punto sui gioielli della Juventus, rassicurando i tifosi che il rinnovo di Vidal è ormai cosa fatta e che l'annuncio verrà dato nei prossimi giorni.

 Il direttore tecnico ha affermato che anche Marchisio non si muoverà, così come Pogba è destinato a vestire ancora a lungo la maglia della Juventus.

 Stesso discorso per Antonio Conte che, come ammesso da Marotta, è finito nel mirino di molti club, ma rimarrà a lungo per togliersi soddisfazioni sulla panchina della Juve.

Llorente lancia i bianconeri a +3 sulla Roma

Un gol di Llorente al 91′ lancia la Juventus a +3 sulla Roma. I bianconeri battono 1-0 l'Udinese e allungano sui giallorossi costretti al quarto pareggio di fila dall'Atalanta.

 Una vittoria cercata sul piano dell'agonismo e che sembrava destinata a non arrivare, vista la serata di grazia di Brkic e il cuore della squadra friulana, brava a difendersi dagli attacchi degli uomini di Conte e spesso insidiosa in contropiede sui quali solo un ottimo Buffon ha saputo tenere in piedi i suoi.

 La festa sarebbe stata completa se proprio dalle curve stracolme di bambini non fosse arrivato puntuale, ad ogni rinvio da fondo campo del portiere friulano, il solito "coretto" poco sportivo tipico degli ultras.

 Una Juve tonica nonostante le fatiche di Champions e l'uscita preventiva (per infortunio) di Pirlo, Un successo che gli uomini di Conte hanno cercato e ottenuto, seppur al 91′, con tanta grinta e grande determinazione. Il ritorno in campo, dopo due mesi dall'ultima volta, di Lichtsteiner è sicuramente una freccia in più nell'arco di Conte in questa fase della stagione.

 Proprio dai piedi dello svizzero è nato l'assist (involontario) che ha portato al gol un Llorente in forma strepitosa. Ora i bianconeri avranno qualche giorno di tempo per recuperare le energie e prepararsi alla trasferta di Bologna di venerdì, ma soprattutto alla battaglia di Istanbul che vale gli ottavi di Champions. Inutile dire che a volte il cuore non basta per portare a casa un pareggio.

L'Udinese ce l'ha messa davvero tutta. La squadra friulana non è più quella degli ultimi anni, mancano un filtro a centrocampo che faccia arrivare i palloni in avanti e un'altra punta di peso che dia una mano al Totò nazionale.

Certo Di Natale riesce da solo a creare il panico in un intero reparto difensivo, ma certe volte anche il miglior Totò è costretto ad alzare bandiera bianca. Non è un caso che le palle gol create dall'Udinese siano il frutto di contropiedi scaturiti dai piedi del bomber friulano.

 IL MATCH - Parte con l'appeal giusto la Juventus che vuole evitare sorprese e va vicino al vantaggio al 10′ con un bel destro di Tevez dal limite, sul quale Brkic vola a deviare.

 La risposta friulana arriva quasi per caso alla mezz'ora (errore in disimpegno di Bonucci) con Di Natale lesto nel rubar palla ai 20 metri e nell'involarsi verso la porta difesa da Buffon. L'estremo difensore, in uscita, è bravissimo nel restare in piedi e non farsi sorprendere dal pallonetto dell'attaccante napoletano.

Nella ripresa la gara si infiamma ulteriormente. Così i protagonisti diventano Brkic da una parte (bravo soprattutto a inizio secondo tempo con un salvataggio sulla linea sugli sviluppi di un corner battuto da Tevez, superlativo nel finale su una conclusione dal limite di Quagliarella) e Buffon dall'altra (miracoloso su una conclusione ravvicinata di Di Natale, attento su un tiro da fuori di Lazzari prontamente deviato in angolo). E quando non ci arriva Brkic ci pensa Allan sulla linea a salvare i friulani dall'indemoniato Llorente.

Lo spagnolo, però, ha il colpo in canna e lo spara in pieno recupero quando un tiro sbagliato di Lichtsteiner si trasforma magicamente in assist: colpo di testa a spiazzare l'incolpevole Brkic.

domenica 15 settembre 2013

Juventus, è già tempo di Champions. Turnover: riposano Barza e Vucinic?

Conte pensa a qualche cambio. Allenamento mattutino a Vinovo, poi i 21 convocati nel pomeriggio sono sbarcati in Danimarca. Aggregato al gruppo pure Motta, non utilizzabile in coppa

Turnover è una parola che ad Antonio Conte non piace molto. Quindi, se martedì contro il Copenaghen nel debutto in Champions il tecnico dovesse cambiare un paio di titolari, il motivo non sarebbe la volontà di alternare qualche elemento alla luce del ciclo da 7 partite in 22 giorni, ma solo la necessità di inserire giocatori più utili per la sfida contro i danesi. I dubbi, al momento, sonodue.

ATTACCO — In avanti Conte potrebbe schierare Fabio Quagliarella al posto di Mirko Vucinic. Il montenegrino a San Siro non ha giocato bene, è reduce da una settimana di allenamenti blandi a causa del problema fisico rimediato in nazionale e potrebbe quindi lasciare spazio al compagno che a Vinovo è sembrato in buone condizioni.
IL RICORDO — Conte, però, non vuole che passi il concetto di una partita facile. E’ chiaro che sulla carta il Copenaghen è la quarta squadra del girone dopo Real, Juve e Galatasaray, ma l’esperienza della scorsa stagione sicuramente è servita. Il 23 ottobre 2012 la Juve giocò al Parken Stadium di Copenaghen (teatro dell’incontro di martedì) contro il Nordsjaelland. Conte schierò per vari motivi qualche riserva (Lucio, Isla, De Ceglie, Matri) e la Juve pareggiò 1-1, segnando con Vucinic nel finale, rischiando di compromettere la qualificazione. Ecco perché il tecnico sta facendo di tutto per tenere alta la concentrazione della squadra.

DIFESA — Nel reparto arretrato Barzagli ha avuto un avvio di stagione difficile a causa di una tendinite che adesso sembra risolta. Il rendimento è sempre stato buono, ma il difensore ha dovuto convivere col dolore e gestirsi sia in allenamento sia in partita. Al suo posto martedì sera potrebbe giocare Ogbonna, che farebbe così il suo debutto da titolare con la maglia bianconera.

Conte: "La Juventus è tosta, dura da battere. L'Inter può fare un campionato al vertice"

L'allenatore: "Ottima partita contro una squadra che può pensare solo al campionato. Icardi contro di noi segna sempre. Lichtsteiner l'ho cambiato perchè era già ammonito. Turn over? Lo farò quando sarò opportuno". Bonucci: "Nonostante lo svantaggio abbiamo dimostrato carattere e compattezza"

Le reazioni di casa Juventus dopo il pareggio per 1-1 a San Siro con l'Inter.
CONTE — "L'Inter credo che possa ambire a fare un campionato di vertice, ed è stato confermato che la Juventus è unasquadra tosta, dura da sconfiggere. Penso che questo sia uscito dalla partita". Queste le prime impressioni di Antonio Conte ai microfoni di Sky dopo il pareggio per 1-1 contro l'Inter nella gara valida per la terza giornata di Serie A.
"Ho visto che la mia Juve ha giocato un'ottima partita, su un campo difficile, contro un avversario forte, che può anche concentrarsi esclusivamente sul campionato, preparando al meglio tutte le gare. Noi, invece, domani torniamo in campo e martedì saremo di già in scena a Copenaghen. Siamo andati sotto di un gol; poi ho visto molta rabbia e una grande reazione: abbiamo pareggiato e potevamo fare anche il 2-1. Magari la prima parte del secondo tempo potevamo fare un po' meglio; ma diversi giocatori venivano dagli impegni con le nazionali, alcuni anche molto stancanti", ha proseguito il tecnico bianconero. "Icardi? È un buon giocatore, e quando gioca contro la Juve segna sempre. Lichtsteiner? L'ho sostituito perchè era già ammonito: lo stavo già cambiando al 38'; poi aspettato sino all'intervallo", ha affermato Conte. "Il turn over? Lo faremo quando sarà opportuno. Se sarà necessario in Danimarca o a Verona lo vedremo. Non mi sarei mai sognato certo di farlo contro l'Inter", ha continuato il tecnico dei bianconeri.

BONUCCI — "È stata una gara molto dura. Non è stata intensa, forse; ma entrambe le squadre si sono coperte bene e sono state sempre pericolose nelle ripartenze. Nonostante lo svantaggio, ancora una volta la Juventus ha dimostrato grande carattere e grande compattezza". Così, ai microfoni diSky al termine di Inter-Juve il difensore dei bianconeri Leonardo Bonucci. "Anche l'Inter ha ben figurato, dimostrando che col nuovo allenatore ha trovato compattezza: ha una grande solidità difensiva e ripartono bene, con Palacio e Alvarez sempre pericolosi. Di fronte, però, hanno trovato oggi una grande Juve", ha aggiunto il giocatore della Nazionale. "Rammarico per le occasioni mancate? Sicuramente, per quello che si è visto, potevamo portare qualcosa in più a casa; ma è un punto che ci teniamo stretto", ha puntualizzato Bonucci. "Adesso dobbiamo recuperare energie subito, e pensare alla Champions. Andiamo a Copenaghen, infatti, per portare a casa i primi tre punti europei".

Juventus, Vidal: "L'ho toccata con la mano, niente rigore. Il rinnovo? Manca poco"

Il cileno: "Nell'azione del primo tempo l'ho toccata con la mano e l'ho anche detto all'arbitro, altrimenti sarebbe stato penalty netto. Sono davvero felice di stare qui"


Decisivo in campo, sincero nel dopo partita. Arturo Vidal, autore della rete dell'1-1 all'Inter aSan Siro, chiarisce l'episodio da moviola più nebuloso. "Nell'azione del primo tempo l'ho toccata con la mano e l'ho anche detto all'arbitro, altrimenti sarebbe stato rigore netto. Sono contento quando riesco a segnare; ma lo sono di più quando la squadra vince, per questo oggi non sono del tutto soddisfatto. Ora pensiamo subito alla partita di Champions. Vogliamo arrivare al 100% per vincere questa gara che è davvero importante. Il rinnovo di contratto? Manca poco, sono davvero felice di stare qui alla Juve".

Inter-Juventus 1-1: Botta e risposta Icardi-Vidal, parità nel Derby d'Italia

Nerazzurri e bianconeri impattano sull'1-1 al termine di una partita che è stata aperta ad ogni risultato fino alla fine.

Si è chiuso sul risultato il parità il derby d'Italia. A San Siro Inter Juventus hanno impattato sull'1-1 al termine di una gara che ha regalato emozioni. Le due squadre sembrano, in molti frangenti, di aver paura di sbagliare. I pericoli vengono fuori quasi esclusivamente da situazioni di contropiede. La sensazione è che alla Juventus di Conte il pareggio andasse più che bene, in vista anche della partita di Champions League contro il Copenaghen di Martedì. Per l'Inter di Mazzarri un altro ottimo risultato, frutto di una gara solida, con pochissimi spazi concessi agli avversari e con la voglia di fare sempre male in contropiede.

FORMAZIONI - L'Inter di Mazzarri scende in campo con il 3-5-1-1. L'unica punta è Palacio, Alvarez agisce alle sue spalle. Nei centrali di centrocampo c'è spazio per Taider al posto di Kovacic, assieme all'algerino ci sono Guarin e Cambiasso con Jonathan e Nagatomo sugli esterni. Tutto confermato in difesa con il trio formato da Campagnaro, Ranocchia e Juan Jesus.

Nessuna sorpresa nella Juventus di Conte con il solito 3-5-2. Vucinic recupera e gioca affianco di Tevez. Anche in difesa Barzagli ce la fa e si schiera assieme a Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo confermatissimo Pogba assieme a Pirlo e Vidal con Lichtsteiner e Asamoah sugli esterni.

PRIMO TEMPO - Nei primi minuti la Juventus cerca subito di farsi vedere con un paio di iniziative in contropiede ma la difesa dell'Inter ci mette una pezza. I ritmi sono abbastanza bassi, le due squadre sono schierate a specchio e gli spazi sono veramente ridotti. 

I sussulti sono rari e legati soprattutto a palle rubate con conseguenti iniziative in contropiede. Al 12' arriva la prima vera occasione della gara, da una situazione di calcio d'angolo Nagatomo prova una conclusione al volo che Buffon respinge bene in calcio d'angolo. Arrivano anche i primi gialli della gara, Campagnaro nell'Inter e Lichtsteiner nella Juventus.

La squadra di Mazzarri cerca di aspettare la Juventus e aggredirla in mezzo al campo per poi ripartire in velocità con Guarin e Palacio. La Juventus, dal canto suo, cerca di giostrare la manovra ma i ritmi bassi e i pochi spazi sul campo le impediscono di avere grande fluidità. Per vedere un'altra occasione bisogna aspettare il 31' quando Pirlo imbecca Pogba con un lancio in profondità, il tocco del francese, però, è troppo debole e Handanovic riesce a respingere.

Nel finale del primo tempo l'Inter cerca di rendersi ancora pericolosa con una ripartenza ma Buffon spedisce in angolo il tiro da posizione defilata di Taider. Le due squadre vanno negli spogliatoi sullo 0-0, gara molto equilibrata, nessuna delle due squadre sembra voler correre troppi rischi.

SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con gli stessi ritmi del primo tempo, le squadre sono sempre in equilibrio e c'è paura di sbagliare. La prima vera occasione arriva al 13' della ripresa con Vidal che non sfrutta adeguatamente un bell'assist di Tevez, che era sfuggito via alla retroguardia dell'Inter. L'Inter risponde con un tiro-cross molto potente di Guarin sul quale, però, non riesce ad arrivare nessun attaccante dei neroazzurri.

Iniziano anche i cambi: Mazzarri inserisce Icardi al posto di Taider, con  Palacio che si sposta sulla trequarti e Alvarez che va a fare la mezz'ala. Nella Juventus c'è l'ingresso di Quagliarella al posto di Vucinic. Icardi entra subito nel vivo della gara e al 28' trova il gol dell'1-0, sfruttando una grave indecisione di Chiellini. Inter in vantaggio e partita che si sblocca, con le due squadre che iniziano ad affrontarsi a viso aperto.

Non passa neanche un minuto e la Juventus trova subito il pareggio: Asamoah sfonda sulla fascia sinistra, sfruttando un rimpallo, mette il pallone dentro l'area e Vidal controlla e calcia nell'angolino opposto battendo Handanovic. Pareggio immediato della Juventus e gara sull'1-1.

Subito dopo arriva un'altra occasione per la Juventus con Tevez che sfiora il gol con un tiro dalla distanza che si spegne a lato di poco. I due allenatori provano gli ultimi cambi, con l'ingresso di Kovacic nell'Inter e Padoin nella Juventus. Nei minuti finali grossa opportunità per la Juventus, Handanovic respinge un colpo di testa di Vidal e sulla ribattuta Isla spreca malamente, calciando a lato. Dopo due minuti di recupero, l'arbitro fischia la fine della gara. A San Siro finisce 1-1 tra Inter e Juventus.

CHIAVE - L'equilibrio domina tutta la partita, le squadre sono schierate a specchio e gli spazi sono ridottissimi per tutto il tempo. Le manovre delle due squadre sono lente e raramente si trovano delle accelerazioni degne di nota. La gara si sblocca solo dopo il gol di Icardi, frutto fra l'altro di un brutto errore di Chiellini. Nel finale c'è qualche emozione in più ma l'equilibrio, alla fine, l'ha fatta da padrone.

MOVIOLA - L'unico episodio degno di nota avviene nel primo tempo, Vidal viene steso in area da Taider ma qualche secondo prima il cileno sfiora il pallone con la mano, giusta la decisione dell'arbitro di non concedere il calcio di rigore, nonostante il tocco di mano sia davvero impercettibile.


IL MIGLIORE - Vidal. Il tocco col braccio al primo tempo gli nega un rigore dopo esser stato atterrato da Taider. Si muove come al solito tra le linee cercando di insidiare la difesa nerazzurra. Nella ripresa la sua gara si accende segna la rete del pareggio immediato iuventino e va vicino al goal del ko di testa. Questo giocatore non finisce di stupire.

IL PEGGIORE - Lichtsteiner. Nervoso, rischia il secondo giallo per un contatto con Taider. Conte minaccia di sostituirlo più volte nell'arco della prima frazione.

venerdì 30 agosto 2013

Inter - Juventus, anticipo: i nerazzurri dicono no?

Si avvicina il primo scontro tra Inter Juventus e inevitabilmente si accende una sorta di ‘confronto’ a distanza tra i due club. Il derby d’Italia ormai dal 2006 in poi - nonostante la rivalità tra le due società fosse da tempo immemore già elevatissima - dura praticamente 365 giorni all’anno, con la miccia della polemica pronta ad accendersi al primo soffio di vento. Il calendario della Serie A 2013-2014 prevede Inter - Juventus il 15 settembre 2013, ma in seguito ai sorteggi effettuati ieri a Montecarlo per i gironi di Champions League, i bianconeri avrebbero intenzione di anticipare, dovendo scendere in campo già martedì 17 settembre contro i danesi del Copenhagen in trasferta.
E qui nasce l’inghippo: secondo la ‘Gazzetta dello Sport’, il club di Corso Galileo Ferraris avrebbe intenzione di anticipare avenerdì 13 settembre alle 20.45, come spesso accaduto negli anni scorsi nei casi analoghi di impegni ravvicinati in Champions League. L’Inter, però, non avrebbe intenzione di acconsentire, dando l’OK al massimo per l’anticipo a sabato 14 settembre. Una posizione quanto mai pretestuosa quella dei nerazzurri che, a differenza della Juventus,  non hanno impegni infrasettimanali e potrebbero tranquillamente accettare di giocare una gara al venerdì.
Dalle parti di Milano, però, non hanno alcuna intenzione di agevolare la Vecchia Signora e la giustificazione darebbe già pronta: al venerdì sera c’è il rischio di vedere allo stadio meno spettatori e di incassare conseguentemente di meno rispetto a quanto si riuscirebbe ad ottenere il sabato sera. La pensa nel modo diametralmente opposto la Juve, che ovviamente fa leva sul prestigio della sfida, che ha sempre e comunque generato record di incassi, indipendentemente dal giorno e dall’ora. Nei prossimi giorni, in ogni caso, la Lega riporterà all’Inter la proposta ufficiale della Juventus e solo allora si conoscerà la posizione definitiva del club nerazzurro.

Juventus, Conte deluso: ''Ci siamo indeboliti''


A meno di 24 ore da Juve-Lazio, a Vinovo tienebanco soprattutto il mercato. Paradossale? Pare proprio di no. Conte infatti non ha digerito la cessione di Matri al Milan, una possibile concorrente per lo scudetto: "Quella di Matri è una rinuncia dolorosa. La Il tecnico non nasconde la delusione per la cessione di Matri: ''Tecnicamente non era prevista, così come quella di Giaccherini. Sono scelte che ho subito. Siamo meno  forti e abbiamo rinforzato il Milan''. Sulla sfida con la Lazio: ''Sarà una partita diversa dalla Supercoppa''. Mercato, Marrone vicino al Sassuolo sua uscita non era prevista, così come quella di Giaccherini. Perdiamo due elementi importanti: il nostro miglior attaccante degli ultimi due anni e un emergente giocatore della Nazionale. Sono convinto che Matri andrà davvero a rinforzare il Milan. La Juve si è indebolita. Chi dice che il divario fra noi e le avversarie è aumentato mi lascia perplesso. Accetto questa situazione, anche se non l'ho avallata: semmai ho subìto alcune decisioni". 
Un messaggio forte e chiaro alla società che ieri, con Marotta, ha detto che spendere non è sempre garanzia di successo, sostenendo di potere giocarsela alla pari con il Real Madrid. La replica di Conte? Secca e perentoria: "Mi piacerebbe per una volta agire dall'altra parte, e potere spendere 100 milioni per un giocatore. Quelle di Marotta sono state parole di circostanza, è inutile prenderci in giro: loro hanno un carrarmato, noi un'automobile". 
Conte non finge di esser stato preso in contropiede ("l'attualità economica del nostro paese coinvolge un po' tutti nel calcio, con l'eccezione del Napoli: noi dovevamo rientrare dei 20 milioni spesi per Tevez, Llorente e Ogbonna") ma allo stesso tempo non nasconde certo la delusione per un mercato bianconero tutto sommato probabilmente al di sotto delle sue aspettative: "La società conosce il mio pensiero, sia sulle entrate che sulle uscite. Vedremo cosa accadrà di qui a lunedì. Non siamo padroni (del mercato; ndr), oggi noi subiamo. Dobbiamo confrontarci con squadre che hanno potuto spendere molto più di noi. Sappiamo che in situazioni di ristrettezza economica le ciambelle possono uscire senza il buco. Faremo comunque del nostro meglio, come sempre, per dare gioie a noi stessi e ai nostri tifosi. Ma spero che un giorno, quanto prima, il club mi dica 'prego mister, ci sono 40-50 milioni da spendere'". 

Insomma, Conte non nasconde una certa preoccupazione: "E' inevitabile che non mi faccia piacere perdere dei giocatori importanti e rinforzare le nostre avversarie. Purtroppo, però, questa è la nostra realtà. Restiamo i favoriti, perché veniamo da due scudetti, ma sarà il campo a dimostrare chi è davvero il più forte. E se vedo in azione il Napoli o la Fiorentina capisco quanto sarà difficile ripetersi".  Più che di Matri, il mister avrebbe magari fatto a meno di Quagliarella. Che, comunque, non è stato completamente tolto dal mercato: "Volete sapere se rischio di perdere anche Fabio? Mah, boh. Mi auguro di no", ha detto oggi Conte. Ma il restyling del reparto avanzato bianconero potrebbe non essere ancora finito, nonostante quanto detto ieri dall'ad Marotta: "In caso di partenza di Alessandro, Fabio dovrebbe restare con noi". Giusto usare il condizionale. Perché se ieri si diceva dell'interessamento dell'Arsenal per l'attaccante campano, oggi si registra il ritorno di fiamma del West Ham. Ottenuto il gradimento del giocatore, gli Hammers spingono per il prestito oneroso (1 milione) con riscatto fissato intorno agli 8 milioni. Un tesoretto che verrebbe investito su un esterno offensivo. "Per affrontare tre competizioni, cinque attaccanti sono il minimo indispensabile", ha aggiunto Conte. 
Praticamente sfumato il sogno-Nani - il portoghese è a un passo dal rinnovo con il Manchester United -, Marotta non perde di vista Ibarbo, elemento che potrebbe permettere a Conte di passare all'occorrenza al 3-4-3. Da superare l'eventuale concorrenza di Inter e Napoli, oltre alla sicura resistenza di Cellino, che blinda anche Nainggolan chiedendo 18 milioni di euro. E mentreMarrone è sempre più vicino al Sassuolo, disposto a spendere 3-4 milioni per la comproprietà, resta vivo l'interesse dei bianconeri per il centrocampista della Roma Marquinho, candidato a prendere il posto liberato da Giaccherini.
Il mercato domina, e manda in secondo piano l'esordio di domani sera allo Stadium. Conte troverà una Lazio ridisegnata da Petkovic dopo la scoppola recentemente subita contro i bianconeri all'Olimpico romano: "Come si gestisce l'entusiasmo da Supercoppa? Facendo punto a capo - spiega Conte -. Tra noi e loro, come ho già detto, non c'è tanta differenza. Quella di domani sarà una partita diversa dalla Supercoppa, sotto tanti punti di vista. La Lazio è una squadra ostica, attrezzata per le prime posizioni, avrà qualcosa in più dopo la sconfitta subita, ma noi vogliamo metterla in difficoltà. I bookmakers quotano la loro vittoria a 8,5? Mi sembra un po' esagerato, si vede che gli allibratori si fidano un po' troppo di noi. Spero che abbiano ragione, ma la Lazio ci ha sempre fatto soffrire. Dovremo esserci con la testa e il cuore, prima ancora che con le gambe".




Matri al Milan, il saluto della Juventus: "Grazie Alessandro!"


La trattativa è stata definita nella giornata di ieri, questa mattina è arrivata l'ufficialità: Alessandro Matri è un nuovo attaccante del Milan. Il centravanti classe '84 lascia la Juventus due anni e mezzo dopo il suo arrivo. Questo il saluto che il club bianconero ha affidato al sito ufficialeJuventus.com: "Quando è arrivato alla Juventus, nel gennaio 2011, Alessandro Matri doveva compiere ancora 27 anni. A Cagliari aveva già mostrato qualità importanti, che non a caso lo avevano portato a Torino, ma doveva ancora confrontarsi ai più alti livelli. La sua partita, insomma, era ancora tutta da giocare. Due anni e mezzo dopo, Alessandro l'ha vinta. Lascia la Juventus con due scudetti e due Supercoppe italiane in bacheca, con la soddisfazione di aver vestito anche l'azzurro e con la consapevolezza di aver dato tutto se stesso alla maglia bianconera. Ora vestirà quella del Milan, a cui è stato ceduto a titolo definitivo.
83 presenze e 29 reti, un impegno costante, in allenamento e in partita, una disponibilità totale, una personalità sempre più forte, giorno dopo giorno: Matri in bianconero è cresciuto non solo come calciatore, ma anche come uomo. E la Juventus è cresciuta anche per merito suo.
Grazie di tutto Ale!"

SORTEGGI CHAMPIONS: ecco i gironi di Juventus, Napoli e Milan. Ribery miglior giocatore della stagione


Italia contro Spagna.  L'urna Uefa diMontecarlo sorride poco alle due italiane, riservandole le peggiori teste di serie possibile, rispettivamente il Barcellona e il Real Madrid. E non è stata tenera neanche col Napoli, che dalla quarta fascia dell'urna ha aspettato fino all'ultimo per finire in un girone particolarmente complesso - esclusi quelli delle altre due italiane - con Arsenal, Olympique Marsiglia e soprattutto Borussia Dortmund.
Per i rossoneri di Allegri è il terzo anno di fila contro i catalani, che quest'anno hanno anche un Neymar in più. Nelle due passate Champions è sempre andata male, perchè la squadra di Allegri è sempre stata eliminata dai catalani. Il bilancio di sei partite in due anni (tra fase a gironi e eliminazione diretta) è una vittoria, due pareggi e tre sconfitte, con sette gol realizzati e dodici subiti. Il gruppo H è poi colorato di vintage: lo completano Ajax e Celtic Glasgow. Fanno 16 coppe campioni vinte, in quattro.
Sarà invece un amarcord quello della Juve, che con il Real Madrid oltre a dover esorcizzare il ricordo del ko in finale '98, con gol di Mjiatovic, ritroverà un ex poco amato, Carlo Ancelotti. Da qui al via del girone, le merengues si rafforzeranno inoltre con un superacquisto, Gareth Bale. Meno amaro che per il Milan è il resto del girone B. Ci sono Galatasaray di Terim, Drogba, Felipe Melo e Sneijder, di cui è da temere soprattutto il 'clima' dello stadio di Istanbul, e Copenaghen.
Sorteggio poco benevolo anche per il Napoli. La testa di serie del gruppo F è un Arsenal, ma oltre all'Olympique Marsiglia il vero pericolo è il Borussia Dortmund: la squadra di Klopp è stata la rivelazione dello scorso anno, arrivando fino alla finale col Bayern. Ha ceduto Goetze, ha preso Aubameyang e Mkhitaryan, rinuncia per un po' all'infortunato Gundogan. Negli altri gironi, il Bayern Monaco campione in carica incrocia il Manchester City; fortunato Mourinho col Chelsea, nel suo grupp E ci sono Schalke, Basilea e lo Steaua portato fino alla fase a gironi dai gol di Piovaccari. Girone equilibrato anche quello di Porto, Atletico Madrid, lo Zenit di Spalletti e l'Austria Vienna. Per il Manchester United di Moyes pochi patemi, con Shakhtar, Leverkusen e Real Sociedad. Il Paris Saint Germain degli acquisti plurimilionari va nel gruppo B con Benfica, Olympiacos e Anderlecht. Per Ibra e Cavani è un obbligo andare avanti.

Champions, sorteggio insidioso: Milan e Juventus sono in 2ª fascia, Napoli in quarta

Dalle 17.45 nel Principato di Monaco le 32 squadre ammesse alla fase a gironi saranno ripartite in 8 raggruppamenti di 4. In base al coefficiente Uefa quattro classi di merito: da temere soprattutto Borussia Dortmund e Manchester City in terza fascia, mentre nell'ultima fa paura la Real Sociedad


Le magnifiche 32 protagoniste della fase a gironi di Champions (dal 17-18 settembre al 10-11 dicembre) sono adesso note, dopo il ritorno dei playoff di coppa. Il sorteggio si terrà giovedì 29 agosto a Monaco, nel Principato, dalle ore 17.45. Le protagoniste, divise in 4 fasce di merito, in base al coefficiente Uefa, saranno ripartite in 8 gironi ognuno dei quali sarà composto da una squadra per fascia. Eccole, in ordine di gerarchia. Per le italiane, Milan, Juventus e Napoli, da temere soprattutto un paio di mine vaganti in terza fascia: Manchester City e Borussia Dortmund. La Juve ha acciuffato l'ultimo posto in seconda fascia grazie all'eliminazione del Lione, battuto dalla Real Sociedad.

Calciomercato Juventus: parla Simone Pepe

Trattative vivacizzate anche dalla concreta possibilità di un ritorno sul campo di Simone Pepe.

Calciomercato Juventus 2013caratterizzato dal movimento in uscita diBoakye, giovane attaccante che è andato all'Elche. Secondo quanto ci risulta il Barcellona della premiata ditta Messi-Neymar è particolarmente interessato a Llorente, da poco arrivato a Torino, come punta centrale di rinforzo.

Inoltre, l'agente dell'esterno offensivo romanista Marquinho ha chiuso sul nascere una trattativa con la Juventus. Il veloce brasiliano vuole rimanere nella Capitale ancora per un po' e magari conquistare la fiducia di Rudi Garcia. Marquinho sembra davvero deciso a trovare spazio nella nuova roma e sembra un elemento particolarmente dotato dal punto di vista caratteriale.

Si fa intanto sempre più vicino il rientro in squadra dell'attaccante ex Roma Simone Pepe, il quale ha spiegato che la sua condizione fisica è valutata costantemente dallo staff sanitario della Juventus. Pepe fa anche notare che ha sensazioni molto positive, il che lascia davvero ben sperare. Il tutto in perfetto stile Juventus.

Quali antagoniste della Juventus 2013/2014 Pepe individua Napoli, Milan e Fiorentina, ma ritiene che una squadra molto completa come quella scaturita dal Calciomercato Juventus 2013 non deve stare troppo a preoccuparsi degli avversari, fermo restando che in una grande competizione internazionale come la Champions League non sarà certo facile arrivare fino in fondo, soprattutto se gli ostacoli si chiamano Barcellona, Real Madrid o Bayern. Nei prossimi giorni continueremo ad aggiornarvi sugli sviluppi.

Calciomercato Juventus news, parte Pirlo e arriva Xabi Alonso?

Novità di calciomercato per la Juventus, Pirlo verso l'addio per Xabi Alonso e arriva Nani.

Calciomercato Juventus, ultime news:grandi manovre di Marotta sia in entrata che in uscita, Pirlo in partenza si puntaXabi Alonso mentre è in arrivo Nani, l'esterno dello United viene considerato un affare già fatto e in attesa dell'ufficialità. Quagliarella e Matri saranno ceduti negli ultimi giorni della sessione estiva. Ecco la situazione sulle trattative di mercato che interessano la vecchia signora. 

Pirlo al centro del calciomercato Juve in uscita, scambio con Xabi Alonso?

L'ipotesi è suggestiva ma ha anche delle solide basi. Pirlo è dato in uscita da almeno un paio di mesi causa tentennamenti sul rinnovo del contratto in scadenza nel giugno 2014, lui vorrebbe fare un'altra esperienza e aspetta mentre la Juventus potrebbe aver già deciso di allontanarlo già entro il 2 settembre soprattutto per una questione tattica. Conte infatti vorrebbe un paio di innesti per giocare col 4-3-3 e il metronomo bresciano non rientra in questo nuovo piano. Da Madrid coachAncelotti continua a seguire con attenzione la vicenda Pirlo e sarebbe pronto a giocarsi la carta Xabi Alonso che al collega pugliese piace e non poco per l'idea di centrocampo a tre, tatticamente lo spagnolo è più predisposto del bresciano al nuovo modulo.

Per la mediana a tre urgono due ali di sostanza, ecco Nani e Biabiany

L'idea del 4-3-3 non è semplice da realizzare e Conte lo ha detto chiaramente qualche giorno fa in conferenza stampa: manca un centrocampista adatto al modulo e almeno un esterno. Posto che il mediano potrebbe essere Xabi Alonso, per la batteria di esterni la questione si allarga a due obiettivi, magari da centrare entrambi visto che dall'attacco usciranno almeno in due. In Inghilterra danno ormai per fatto l'arrivo di Nani che non dovrebbe rinnovare con lo United e costa circa 10-13 milioni, mentre senza andare troppo lontano il secondo innesto potrebbe essere il crociato Biabiany sul quale Marotta ha fatto più di un sondaggio settimane addietro.

Calciomercato in uscita, due destinazioni per Matri e Quagliarella

Non solo Pirlo in uscita ma anche Quagliarella e Matri, i due attaccanti non rientrano più nei piani di Conte che non vede l'ora di liberarsene. Su di loro ci sono West HamSunderland eMilan per l'ex cagliaritano che non dispiace neanche all'Inter. Le situazioni al momento sembrano bloccate ma negli ultimissimi giorni di mercato dovrebbero sbloccarsi con il campano che volerà in Premier League a rinforzare una delle due squadre inglesi citate e con Matri che, salvo eliminazione del Milan dalla Champions, si accaserà alla corte del Diavolo per una decina di milioni.

La probabile formazione della Juventus col 4-3-3 e gli eventuali innesti

Dovessero andare in porto gli affari analizzati la Juventus potrebbe essere schierata con Buffon in porta, Lichtsteiner e Asamoah esterni di difesa, Chiellini e Bonucci oppure Ogbonna centrali, Xabi Alonso o Pogba in regia con Vidal e Marchisio interni, Vucinic o Nanicon Tevez e Llorente in attacco.

Calciomercato Juventus, su Zuniga c'è anche il Barcellona: per il futuro piace Nani dello United

L'agente dell'esterno colombiano continua a parlare anche con i blaugrana, intanto i bianconeri pensano all'ala del Manchester United per il futuro.


Continua ad essere indeciso il futuro di Juan Camilo Zuniga: il colombiano resta in bilico tra Napoli eJuventus, ma l'agente del giocatore ha ripreso i contatti anche con il Barcellona. Nel frattempo i bianconeri pensano al futuro e restano alla finestra per Nani del Manchester United.

Come riportato da 'Sky Sport', il destino di Zuniga è ancora tutto da scrivere. Il presidente De Laurentiis ha presentato la sua offerta al giocatore, che ha già fatto sapere di non voler rimanere in scadenza di contratto. L'agente intanto continua a parlare con altri club, tra i quali il Barcellona: i blaugrana valutano un'opzione per il 2014. 

Intanto dall'Inghilterra continuano ad arrivare voci riguardo un interessamento della Juventus sul portoghese Nani, in scadenza con il Manchester United. Se il giocatore non dovesse rinnovare con i 'Red Devils', la dirigenza bianconera potrebbe decidere di offrirgli un contratto, concretizzando un colpo a parametro zero come Llorente o Pogba. 

Juventus, la benedizione di Platini: "Tevez? Sarà piccolo ma è un gran giocatore"

Il presidente Uefa fa i complimenti all'argentino bianconero e ricorda: "Io ero più massiccio, entravo in forma ad ottobre ma poi non mi fermavo più..."

"Non ho niente contro la tecnologia sul gol fantasma. Però temo che poi si allarghi a rigori, fuorigioco, e altro. E che costi troppo". La disputa Fifa-Uefa, per ora, si concentra sulle questioni arbitrali, aspettando le scelte sulla Fifa. Michel Platini si candiderà o no al posto di Blatter? Decisione, pare, a settembre. Intanto si parla di tecnologia, con l’inattesa "apertura": "Sì, ho visto il debutto in Premier. Ma nel rugby, dove la tecnologia è estesa a tante situazioni, l’arbitro non decide più e le tv hanno chiesto di anticipare l’inizio delle partite di un quarto d’ora perché si perde tanto tempo. Non sarebbe più calcio. La Fifa ha fatto firmare un contratto con il quale, in caso di errori, le squadre si impegnano a non fare causa. Mi sa che non sono così sicuri..."
Dopo la visita a Villar Perosa, Platini ha seguito i passi della nuova Juve: "Tevez? Gran bel giocatore, ha cominciato bene. Non avevo dubbi, oltretutto è piccolo, entra subito in condizione e di questi tempi è imprendibile su campi ancora leggeri. Io ero più massiccio ed entravo in forma a ottobre, ma poi non mi fermavo più..."

JUVENTUS, LO STADIUM DIVENTA LOUNGE

La Juventus continua il suo percorso di miglioramento del suo Stadium per regalare ai propri tifosi la sensazione di sentirsi a casa.
E’ di oggi infatti la notizia dell’apertura del Legends Club, un palco affacciato sul campo con tutte le comodità più assortite, dalle poltrone per potersi gustare nel più completo relax la partita fino alla possibilità di cenare all’interno della stessa saletta. L’inaugurazione si terrà domani mentre la disponibilità per il pubblico si avrà a partire dalla partita interna contro l’Hellas Verona. Ecco il comunicato della società apparso sul sito ufficiale:
I tifosi bianconeri lo sanno bene: vedere una partita allo Juventus Stadium è un’esperienza unica. Per il boato degli spalti, per la vicinanza al campo, per l’accoglienza e i servizi a disposizione. E questo in qualsiasi settore ci si trovi. Ora però, nel lato Ovest, c’è un luogo ancora più “magico”. Un punto dello stadio da cui assistere alla partita sarà ancora più speciale: il Legends Club.
Una lounge affacciata direttamente sul campo, una tribuna con poltrone dal comfort assoluto, la possibilità di cenare comodamente seduti al tavolo con menù completi e selezionati, il servizio bar nell’intervallo, un’area parcheggio riservata e un account manager pronto a soddisfare ogni richiesta. E se il servizio è di altissima qualità, la compagnia non è da meno: è infatti qui che le Leggende bianconere si ritroveranno per assistere alle partite. Vi potrà insomma capitare di esultare per un gol, fianco a fianco con uno dei campioni che hanno reso immortale la Juventus, magari proprio uno dei vostri idoli.
Altra peculiarità della nuova offerta: i biglietti saranno venduti esclusivamente partita per partita.Sabato sera, prima della partita contro la Lazio, il Legends Club verrà inaugurato con un galà ad inviti, ma dalla prossima sfida casalinga contro il Verona, aprirà le sue porte al pubblico e già da oggi è possibile acquistare i biglietti. Scoprirete così, in prima persona, cosa significa far parte della Leggenda.

domenica 28 aprile 2013

Ventura: «Derby, festa di sport»

«In una partita singola può accadere di tutto, anche che vinca chi non è favorito».

 Giampiero Ventura sa bene che il pronostico è tutto dalla parte della Juventus, ma da uomo di calcio, sa bene che non per questo la sua squadra parte già sconfitta. In 90 minuti tutto è possibile, «a patto di giocare da Toro però», aggiunge il tecnico granata

. Ventura lancia quindi un appello ai tifosi: «Il derby dovrebbe essere la festa dello sport per la città.

 L'anno scorso entrambe le squadre hanno vinto i rispettivi campionati e anche in questa stagione entrambe le formazioni stanno raggiungendo i loro obiettivi.

Mi auguro che, al di là del risultato, Torino domani dia l'immagine di una città di sport che sta riemergendo e che vuole tornare all'apice»

23 convocati per il Derby

Al termine dell’allenamento di rifinitura sostenuto questa mattina a Vinovo, Antonio Conte ha diramato la lista dei giocatori convocati per il Derby della Mole, in programma oggi alle 15.00 allo stadio Olimpico.

 Rispetto alla sfida della settimana scorsa contro il Milan manca Isla, a causa di un affaticamento muscolare, mentre rientra Sebastian Giovinco.

 In tutto sono 23 gli uomini a disposizione.

 Questo l’elenco completo:
 1 Buffon
3 Chiellini
 4 Caceres
 6 Pogba
 8 Marchisio
9 Vucinic
11 De Ceglie
 12 Giovinco
 13 Peluso
15 Barzagli
 17 Bendtner
19 Bonucci
20 Padoin
 21 Pirlo
 22 Asamoah
23 Vidal
24 Giaccherini
 26 Lichtsteiner
 27 Quagliarella
 30 Storari
32 Matri
 34 Rubinho
39 Marrone

DIRETTA Torino-Juve, è il giorno del derby

Alle 15 granata e bianconeri in campo. Per gli uomini di Ventura una partita che vale tanto, per quelli di Conte un trofeo a parte.

 TORINO - Ore di vigilia, quelle delle ultime intuizioni per i tecnici. Dei non confessati dubbi. Ecco cosa bolle in pentola.

 QUI TORO - La notizia del giorno in casa granata è il ritorno di Matteo Brighi.

 L’ex romanista aveva nel mirino la prossima sfida con il Milan, ma i suoi continui progressi hanno convinto Giampiero Ventura a convocarlo. La presenza di Brighi tra i titolari è esclusa, ma non sarebbe una sorpresa vederlo in campo in corso d’opera. In attacco è sicura la presenza di Meggiorini, mentre ci sono dubbi sul suo partner.

 Il ballottaggio questa volta riguarda Bianchi e Barreto ed è assai incerto. QUI JUVE Avanti con il 3-5-1-1 alla spagnola. A meno di ribaltoni dell’ultima ora (l’alternativa è il 4-3-3), Conte è deciso a insistere sul modulo con Pogba in mediana accanto a Pirlo e Vidal, e Marchisio più avanti - da trequartista incursore - a rimorchio di Vucinic.

 E proprio il montenegrino avrà un ruolo chiave: non tanto perché sulla carta è l’unica punta, bensì perché dovrà dirigere gli inserimenti dei centrocampisti. Giovinco, al rientro, si candida per entrare a partita in corso.

VERSO LO STRAORDINARIO, MA SENZA FESTA

Antonio Conte non ha fatto proclami, non ha alzato i toni ha parlato come al solito con determinazione e convinzione verso la partita che avvicinerà la Juve al tricolore.

 Un ulteriore passo verso la gloria. Il mister bianconero ieri ha ribadito i canoni della possibile impresa: "Lo definirei... sicuramente per noi straordinario.

 Straordinario perchè non è facile rivincere, non è facile rivincere quando parti comunque con i favori del pronostico, visto che hai lo Scudetto sulla maglia. non è facile vincere in Italia per la seconda volta consecutiva.
Penso che sicuramente sia lo Scudetto - se sarà Scudetto, perchè qua parliamo sempre di se ed io quando metto il se non mi piace, perchè è sempre qualcosa di ipotetica - sarà lo Scudetto della ferocia, della voglia, della determinazione, della continuità, tutte cose che sicuramente in questo momento abbiamo dimostrato di avere in più rispetto agli altri".

Forse ripetitivi, forse pedanti , sicuramente convinti che questa squadra abbia fatto una grande impresa.

Non sarà scudetto oggi, non ci sarà la festa, il Napoli ha dimostrato di essere un avversario competitivo e si è portato a meno otto con quattro partite da giocare.

 I bianconeri possono tornare a più undici, finire a più nove o restare a meno otto. In due caso su tre, vincendo con il Palermo ci potrebbe poi essere la festa.

 Obiettivo di oggi e' avvicinare la festa, spostarla verso domenica prossima.

GIRO REAL? C'E' UN DUBBIO!

Carlo Ancelotti, a meno di sorprese sarà il prossimo allenatore del Real Madrid e questo potrebbe portare a una piccola mini rivoluzione merengues. Difficile che parta Higuain, difficile che si muova Cristiano Ronaldo.

 Possibile che l'indiziato numero uno alla cessione sia Benzema. Il francese potrebbe essere un'opzione interessante, ma andiamoci cauti con le previsioni, a Madrid ci saranno partenze solo e soltanto se arriverà un campione.

 I nomi ? Cavani (più difficile), Ibrahimovic (possibile). Proprio lo svedese, secondo rumors spagnoli e' il candidato numero uno. I motivi? Il contratto che a Madrid rimarrebbe immutato e il legame con Ancelotti che rafforza l'ipotesi.

Ma c'è un dubbio: il Real tende a non acquistare giocatori sopra la trentina, ecco che quindi la domanda viene spontanea: faranno un'eccezione? Possibile, ma non certo.

 Sicuramente una pedina potrebbe muoverne altre, se una di queste arriverà a Torino lo sapremo nei prossimi mesi.

 Nel frattempo la Juventus osserva con un'unica certezza: non fare pazzie e cercherà di convincere lo svedese ad abbassarsi l'ingaggio e contemporaneamente il Psg a cedere il suo campione quasi a zero.

sabato 5 gennaio 2013

Claudio Galli (ag.Fifa): "Llorente può arrivare subito ma Drogba sarebbe un colpo fenomenale. Quintero? Non è ancora pronto"


L'agente Fifa, Claudio Galli, ha parlato a ilsussidiario.net del mercato della Juventus e delle sue ultime mosse:
"Io credo che ci siano ottime possibilità per l'arrivo di Llorente a gennaio. Il giocatore sembra desideroso di vestire bianconero, solo che bisogna capire quanto chiedono gli spagnoli per liberarlo subito. Drogba? Sarebbe un colpo fenomenale per la Juventus sotto tutti i punti di vista; Drgoba è un campione, uno che ti risolve la partita in un singolo momento".
Galli ha anche parlato del dopo-Pirlo, con la Juventus alla ricerca di un giovane regista che possa provare a raccogliere l'eredità del fuoriclasse ex Milan. I bianconeri sembrano seguire con attenzione il colombiano Quintero del Pescara:
"Credo che un ragazzo come Quintero (classe '93, ndr), debba giocare in un ambiente tranquillo e questo non succede a Pescara. Non è ancora pronto per vestire la maglia della Juventus. E' un giocatore di talento che potrebbe far bene in futuro".

Mondonico a Tmw: "Fiorentina e Napoli, mercato di qualità. La Juventus deve preoccuparsi..."

L'ex tecnico di Fiorentina, Torino e Novara, Emiliano Mondonico, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb per parlare della campagna di rafforzamento di alcune ambiziose inseguitrici della Juventus, come Fiorentina e Napoli."Se Giuseppe Rossi dimostrerà di essere quello di qualche tempo fa, allora può essere considerato un acquisto straordinario per la Fiorentina - ha spiegato Mondonico -. Era chiaro che qualcosa andava fatto in quel ruolo e si può dire che la società ha fatto un grande colpo anche se bisognerà capire quanto tempo bisognerà attendere il calciatore. Con questo arrivo la squadra può ritenersi completa e sarà dura per tutte le avversarie. I viola non possono essere considerati la sorpresa del campionato, ma una grande a tutti gli effetti con tutte le conseguenze del caso: ci sarà maggiore pressione di vincere le sfide alla portata e le avversarie metteranno qualcosa in più in campo. L'obiettivo, a questo punto, deve essere almeno la Champions. Dove bi
sognerebbe intervenire per rinforzare ulteriormente la squadra? "Si è sentita molto la mancanza di un giocatore come Pizarro, probabilmente un giocatore che possa alternarsi con lui ma per il resto credo che la squadra sia competitiva. Il Napoli prenderà Armero e Calaiò? A questo punto la Juventus deve preoccuparsi. Squadre come Napoli e Fiorentina erano già molto pericolose e possono uscire da questo mercato con tanta qualità in più. Alla lunga gli acquisti daranno un grande contributo".

Hamsik a Corsport: "Se la Juve perde colpi non dobbiamo farci trovare impreparati"

Marek Hamsik ha parlato anche di Juventus al Corriere dello Sport: "La vittoria della Coppa Italia è stato il momento più esaltante da quando indosso questa maglia; le prestazioni in Champions League, invece, hanno rappresentato le tappe più gratificanti. Il nostro obiettivo deve essere il ritorno in Champions League, vincere il titolo mi sembra più difficile, specie se la Juve dovesse marciare con questa andatura. Ma il nostro compito è quello di non farci trovare impreparati se la capolista dovesse perdere colpi e soprattutto di non perdere di vista il secondo posto in classifica. Dobbiamo mantenere costanza di rendimento ed assicurare continuità di risultati, preparando partita dopo partita, poi alla fine tireremo le somme".