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sabato 5 gennaio 2013

Antonio Filippini: "Juve troppo forte, non ce n'è per nessuno. Hamsik e Cavani dovrebbero andare in un club come quello bianconero per consacrarsi..."


L'ex centrocampista del Brescia, Antonio Filippini, ha rilasciato un'interessante intervista ai microfoni di calcionapoli24.it. Ecco le sue parole, raccolte dai colleghi Gianluca Vitale e Pasquale Cacciola:  
Cosa si prova a giocare per la squadra della propria città dopo anni di lontananza?
"È una soddisfazione enorme. Come me, anche Cannavaro ha avuto la fortuna di arrivare tra i professionisti con la maglia che ha sempre sognato di indossare, per poi ritrovarla e difenderla da capitano. È ancor più un orgoglio, per un bresciano, vestire  i colori del Brescia, così come per Paolo sarà stato doppiamente bello giocare nel Napoli. Poterti allenare dove sei cresciuto, lottare per la tua città, ti permette di dare sempre il massimo e vivere il calcio col cuore".
Quanto influisce la "pressione" del tifo sulle prestazioni di un capitano?
"L'umore dei tifosi è un'arma a doppio taglio per qualsiasi giocatore. In ogni piazza, esso rappresenta una componente importante. A certi livelli, però, non ci si può far condizionare. Dai tifosi bisogna sempre prendere il meglio e trasformarlo in carica da trasmettere anche ai compagni".
In carriera hai avuto più volte il piacere di giocare nella stessa squadra di tuo fratello Emanuele. I tifosi partenopei sognano una Napoli all'insegna dei fraelli Insigne. Che futuro vedi per i due attaccanti, possono 'sfondare' insieme?
"Personalmente ho sempre combattuto contro l'ipotesi secondo cui si renderebbe meglio a giocare insieme anziché separati. Non è assolutamente vero, anche perché io ed Emanuele, ad esempio, abbiamo disputato le nostre migliori stagioni in società differenti. Certo, nessuno ti capisce come un fratello e la sua stessa presenza ti dà una spinta in più, ma i due Insigne sono fortissimi anche da soli. Lorenzo è già bravissimo così com'è e lo stesso dicasi per Roberto. Anzi, possono rendere ancor meglio da soli. Se poi dovessero arrivare a giocare in tandem, tanto meglio per loro e per il Napoli, che si ritroverebbe due ottimi giocatori in campo".
El Kaddouri è esploso nel 'tuo' Brescia: secondo te è un giocatore da Napoli?
"Omar è giovane ed è nornale che fatichi a trovare spazio al suo primo anno in Seria A. Tuttavia, bisogna guardare soprattutto l'aspetto legato alla gratificazione personale: se non si è contenti della sistemazione attuale, è giusto andare a giocare da un'altra parte. Se giochi tre partite l'anno, forse è meglio cambiare aria. Giocare fa sempre bene ed è l'unico modo per crescere davvero".
Il passaggio di consegne da Cannavaro ad Hamsik è stato accelerato dai recenti accadimenti giudiziari. Ritieni che Marek abbia la stoffa e la maturità giuste per essere il nuovo capitano del Napoli?
"Hamsik è un fuoriclasse e già da tempo sta facendo la differenza, pertanto trovo giusta la decisione di Mazzarri. Eppure, Marek può fare ancora di più. Dovesse approdare in squadre come Juventus o Milan si consacrerebbe definitivamente. Se vuole realmente esplodere, Hamsik deve lasciare Napoli".
Dunque non ritieni il Napoli un club di 'prima fascia'?
"Un calo generale ci può stare, specie in un momento particolare come quello che stanno attraversando gli azzurri. Tuttavia, non ci si può appellare al calcioscommesse o alla scarsa vena di qualche giocatore se non si vincono le partite. La verità è una sola: la squadra di Conte è troppo forte. Contro questa Juve non ce n'è per nessuno, men che meno per il Napoli".
Annoveresti Cavani tra i cinque 'top player' mondiali?
"Cavani è già Cavani, ovvero un fuoriclasse completo. Per diventare un super campione dovrebbe però approdare in una società come Chelsea, Juve, Milan o Inter. Sono questi i club che arrivano sempre in fondo in Europa e in campionato".
Capitolo mercato: Dossena è in uscita, il Napoli fa bene a cederlo?
"Conosco molto bene sia Andrea sia Christian (Maggio, ndr), avendo giocato con loro in passato (nella stagione 2005-2006 i due azzurri erano gli esterni del Treviso, ndr). Entrambi hanno dato e stanno dando tantisismo al Napoli. Andrea magari un po' meno, ma ha sempre fatto il suo. Da qui a venderlo ci penseri bene. Se il Napoli negli ultimi anni è andato in UEFA e in Champions è anche meirto suo. La riconoscenza, nel calcio d'oggi, purtroppo non esiste".
Borriello - Acquafresca - Floccari: chi ti senti di consigliare come vice Cavani?
"Senza dubbio Floccari. Acquafresca caratterialmente potrebbe risentire di una piazza importante; Borriello se va in una squadra deve giocare per forza, sennò fa casino; Floccari, invece, potrebbe dare molto alla causa azzurra".

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